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Salieri, Antònio.

Musicista e compositore italiano. Studiò musica a Venezia e a Vienna, dove fu allievo di F.L. Gassmann che lo introdusse a corte. Scrisse per l'imperatore la sua prima composizione teatrale, Le donne letterate (1770), che gli valse il favore del sovrano e l'ammirazione di Ch.W. Gluck. Dopo aver composto altre opere, nel 1774, alla morte di Gassmann, fu nominato compositore di corte e direttore d'orchestra del teatro imperiale. Diventò seguace e amico di Gluck che affiancò nella composizione di Les Danaïdes (rappresentata nel 1784 a Parigi come opera di Gluck). Conobbe Mozart (una leggenda, riproposta da Puškin in un suo dramma, vuole S. il suo l'avvelenatore), al quale venne contrapposto in una singolare gara di composizione da lui brillantemente vinta, e fu nominato maestro della cappella di corte viennese, incarico che gli fu tolto nel 1790, dopo l'ascesa al trono di Leopoldo II. Continuò però a essere compositore e maestro di cappella della musica sacra di corte. Fu tra i fondatori del conservatorio di Vienna (1817) e, tra le tante cariche onorifiche, fu nominato vicepresidente della Tonkünstler-Societät, presso la quale diresse la maggior parte dei propri concerti. Ebbe tra i suoi allievi Beethoven, Schubert, Liszt, Hummel, Moscheles e, per quanto riguarda il canto, i cantanti italiani Cavalieri e Franchetti. Tra le sue opere ricordiamo: L'Europa riconosciuta (1778); La Scuola de' gelosi (1778); La partenza inaspettata (1779); La grotta di Trofonio (1785); Les Horaces (1786); Tarare (1787); Falstaff (1799). Scrisse anche sinfonie, ouvertures, concerti per pianoforte e organo, sonate per pianoforte e molta musica sacra, tra cui il Requiem che chiese venisse eseguito ai suoi funerali (Legnago, Verona 1750 - Vienna 1825).